Realizzare una cabina armadio anche se non sai da dove iniziare

Realizzare una cabina armadio anche se non sai da dove iniziare

Diciamoci la verità, avere una cabina armadio dentro casa è il sogno un po’ di tutti. Ci consente di chiudere il caos dietro ad una porta in caso di visite inaspettate (anche se questa non deve essere una scusa per non sistemarla mai!!).

E come poter realizzare una cabina armadio?

In questo articolo vi parliamo di come realizzarne una, possibilmente low cost, anche a casa vostra.

Innanzitutto vediamo quali sono i punti principali da poter prendere in considerazione e da valutare prima di procedere alla realizzazione o all’acquisto. Bisogna tener presente che andranno fatte tre scelte fondamentali:

  • dove collocarla
  • cosa metterci dentro
  • come chiuderla

Prendere una decisione su questi tre punti sarà necessario per definire spazialmente e stilisticamente la vostra cabina armadio.

Dove collocare la cabina armadio?

Bisogna valutare in quale angolo della casa realizzarla: potreste avere una stanza inutilizzata, o parte di essa; oppure una nicchia in un muro o delle pareti cieche; un corridoio ampio o un ripostiglio. Non è indispensabile che la cabina armadio sia in camera da letto, l’importante è trovarle una collocazione!

In un angolo della stanza.

Basta un angolo che non sia occupato e che non intralci il passaggio per poterne ricavare una. Potrebbe essere all’interno della lavanderia stessa, oppure nella parte di un sottotetto spiovente che non consente un passaggio agevole.

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Sotto al letto a  castello.

Spesso il letto a castello si utilizza per mettere un letto sopra l’altro. Ma chi ci vieta di sfruttarne la struttura per realizzare una cabina armadio?

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Dietro la testata del letto.

Se la stanza è stretta e lunga e le aperture di porte e finestre sono realizzate in punti “scomodi”, il letto può essere posizionato al centro della stanza e la testiera diventare una capiente cabina armadio.

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In conclusione è possibile ricavare uno spazio, grande o piccolo che sia, in qualsiasi stanza per realizzare la nuova cabina armadio!

Una volta scelto il posto adatto per la cabina armadio, ecco le “regole” da tenere a mente.

Valutare bene le dimensioni della cabina armadio.

La cabina armadio può essere, quadrata, rettangolare, circolare o asimmetrica… L’importante è che la profondità minima non sia inferiore ai 130 cm.

Studiare la disposizione interna dei ripiani e dei bastoni.

Per ottimizzare lo spazio interno della cabina armadio e realizzarne una su misura, bisogna avere chiaro di che quantità e tipologia di vestiti, scarpe e accessori si possiedono. Gli accessori interni vanno posizionati a seconda delle vostre necessità: valutate il giusto numero di scaffali ed appendiabiti, ma soprattutto le giuste altezze!

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Come si può chiudere una cabina armadio?

Trovata la disposizione ottimale dei ripiani, bisogna decidere che tipo di chiusura adottare, più o meno economica a seconda del vostro budget. E qui, oltre alla classica chiusura in cartongesso, ci si può sbizzarrire con la fantasia:

Chiusura con tende o veneziane.

Le tende non chiudono ermeticamente, è vero, ma possono dare stile alla vostra camera e sono economicamente la soluzione più vantaggiosa.

Lago propone una chiusura in tessuto, scorrevole su binari, che si tende e si chiude perfettamente sul corpo principale, completamente personalizzabile e realizzabile al millimetro.

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Ante a tutta altezza.

Le ante a tutta altezza sono la soluzione più classica che si possa adottare per chiudere la cabina armadio. Con un solo, fluido gesto si nasconde tutto il contenuto, tenendo fuori anche la polvere.

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A vista.

Le cabine armadio a vista, con i dovuti accorgimenti per la polvere, possono davvero essere bellissime. Soprattutto se gli abiti e gli accessori da mostrare al loro interno sono di un certo livello!

I sistemi di scaffalature a vista sono particolarmente indicati quando avete destinato un’intera stanza a diventare la vostra cabina armadio. In quel caso non resta che sbizzarrirsi.

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Per tenere tutto in ordine utilizzate scatole o bauli, soprattutto in una cabina armadio aperta!

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Ricapitolando, in questo articolo ti ho parlato di come creare una cabina armadio in casa tua. Adesso sai che per averne una puoi:

  • Farla in un angolo della stanza;

  • Farla sotto al letto a castello;

  • Farla dietro la testata del letto;

  • Con una profondità minima non inferiore ai 130 cm;

  • Chiuderla o lasciarla aperta.

Vuoi avere una consulenza specializzata? Contattaci!

Caminetti a bioetanolo: come averne uno in casa

Caminetti a bioetanolo: come averne uno in casa

In questo articolo scoprirai come poter allietare le tue giornate invernali con i caminetti a bioetanolo.

Si avvicina l’autunno e siamo tutti un po’ più invogliati a stare davanti ad un caminetto, non solo per l’atmosfera che questo ricrea, ma anche per il calore che sprigiona.

Se fino a poco tempo fa solo pochi fortunati potevano permettersi l’installazione di una canna fumaria, oggi con i caminetti a bioetanolo tutti possono permettersene uno! Ne vengono prodotti di tutti i tipi e tutte le dimensioni, a misura di ogni soggiorno, parete e anche di ogni “tasca”.

Cosa sono i caminetti a bioetanolo?

Il caminetto a bioetanolo funziona così: c’è un serbatoio, che viene riempito di bioetanolo, nel quale vengono poste delle pietre porose che assorbono il bioetanolo. Il bioetanolo verrà rilasciarlo nell’ambiente sotto forma di vapori, poi bruciati completamente dalla fiamma.

Grazie alla sua struttura, il camino a bioetanolo è anche molto sicuro, in quanto la pietra all’interno del serbatoio separa tra di loro la fiamma ed il combustibile impedendone il contatto diretto. Bisogna però prestare sempre attenzione, in quanto si tratta di materiale infiammabile.

Cos’è il bioetanolo?

Il bioetanolo è una sostanza liquida naturale che deriva dalla fermentazione di biomasse dal contenuto altamente zuccherino (ad esempio mais, orzo e barbabietole da zucchero).

E’ un elemento che produce emissioni di anidride carbonica molto inferiori rispetto ad altri tradizionali combustibili liquidi, ed è per questo che la normativa non richiede l’utilizzo della canna fumaria. Nel caso di utilizzo prolungato bisogna garantire un ricircolo d’aria nell’ambiente, aprendo magari le finestre, ed evitare di utilizzarlo in ambienti troppo piccoli o privi di aperture.

Quali sono le tipologie di caminetti a bioetanolo?

Qui sotto vorremmo darvi un’idea su come scegliere il vostro camino a bioetanolo, a seconda delle dimensioni della vostra stanza e della complessità di installazione dello stesso.

Caminetti da appoggio.

Non hanno bisogno di altro se non un bel tavolino su cui poggiarli. Piccoli e facilmente trasportabili, possono essere posizionati ovunque! Attenzione però che non si trovino vicino tende o altro che potrebbe svolazzare sopra la fiamma.

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Caminetti da appoggio a terra.

Questi caminetti a bioetanolo si posano direttamente in terra e hanno bisogno di ambienti più spaziosi per goderne appieno, ma sono pronto uso! E fanno la loro bella figura anche all’aperto!

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Caminetti da parete.

Sono i caminetti a bioetanolo che si agganciano alla parete come un qualsiasi pensile, o quadro! Il bello è che non hanno bisogno di opere murarie.

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Caminetti in muratura.

Sono i caminetti a bioetanolo che hanno bisogno di maggiori opere murarie, ma il risultato è quello che si avvicina di più ai tradizionali caminetti a legna o a gas. L’effetto è assicurato!

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Vista la loro adattabilità e la mancanza di canna fumaria, i caminetti a bioetanolo trovano posto negli ambienti più disparati, come il bagno. Vengono utilizzati anche come separatori di ambienti o per recuperare vecchi caminetti esistenti ma non più utilizzabili.

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Arredare il balcone: la tua stanza in più

Arredare il balcone: la tua stanza in più

Arredare il balcone non è sempre facile.

Tempo d’estate, quanti i balconi in fiore? Ma quanti poi diventano delle piccole isole dove rilassarsi e godersi un po’ di venticello serale o il freschetto notturno?

Hai mai pensato di usare il balcone, nei periodi caldi, come fosse una stanza in più?

In questo articolo ti spieghiamo come arredare il balcone per poterlo sfruttare al meglio.

Avere un balcone in città è sicuramente un valore aggiunto al vostro immobile. Stretto, piccolo, largo o molto grande, scopriamo i punti per far ingelosire il vostro vicino di casa.

1. Se il balcone è stretto potete sfruttare il verde verticale.

Con delle piante rampicanti o delle griglie per posizionare i vasi, l’effetto di immersione nel verde è assicurato. Il verde inoltre purifica l’aria e rende l’ambiente esterno più fresco, proteggendo con le foglie dai raggi solari. Quindi via libera a vasi di fiori colorati, ma anche a rampicanti con rami fogliati.

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2. Arredare il balcone con delle sedute per rilassarsi, per fare quattro chiacchiere o per bere una birra in compagnia.

Se non volete accontentarvi di vedere il verde dalla finestra e volete immergervi a pieno nei suoi colori e profumi, allestite il vostro balcone con delle sedute. Se il balcone è molto piccolo, potrebbero bastare anche dei semplici cuscini poggiati in terra o sistemati su dei pallet.

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Se il vostro balcone è invece abbastanza largo, sfruttatelo per creare un angolo con poltroncine per fare colazione [quando la città è deserta] o per leggere un libro al sole.

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3. Arredare il balcone spazioso: dotatelo di tutti i comfort.

Con una bella terrazza spaziosa [e con il vostro vicino invidioso…e non solo lui…] potete dare sfogo alla vostra immaginazione e dotarlo dei migliori comfort. Diventerà così una vera e propria stanza in più per la vostra casa.

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Perchè non sognare in grande a questo punto?

Puoi dotare il tuo terrazzo di una minipiscina! Tutto quello di cui devi essere certo è che il solaio del balcone possa reggere il peso della piscina e dell’acqua. Puoi chiamare il costruttore per informarti oppure un tecnico per fare una prova di carico del solaio su cui vuoi installare la piscina. A quel punto non resta che scegliere la piscina!

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Ricapitolando, in questo articolo abbiamo preso in considerazione tutte le tipologie di balcone e vi abbiamo mostrato come poterne sfruttare al massimo le potenzialità.

Vuoi un progetto su misura per il tuo balcone? Contattaci!

Angolo ufficio in casa: 5 suggerimenti per realizzarlo

Angolo ufficio in casa: 5 suggerimenti per realizzarlo

Chi non ha mai desiderato poter avere un piccolo angolo ufficio, anche solo per poter conservare i documenti che riguardano la propria casa? Oppure semplicemente per poter posare in un luogo sicuro il proprio laptop quando non viene utilizzato.

Un angolo ufficio in casa può essere necessario per vari motivi, sia per chi da casa ci lavora che come angolo per studiare o sviluppare progetti personali. Un angolo ufficio può essere messo in tantissimi angoli della casa, anche nei meno tradizionali; spazi che possono essere grandi o piccoli, con più funzioni o prettamente decorativi, organizzati o caotici e tanto altro. L’importante è capire le esigenze di chi lo occuperà e come sfruttare al meglio lo spazio a disposizione.

Come risolvere il problema dell’ufficio se in casa non c’è spazio per una scrivania accessoriata?

Da qualche tempo gli spazi planimetrici nei nostri appartamenti diventano sempre più esigui. Le nuove case vengono progettate in tagli più piccoli, e sono eliminati dalle distribuzioni interne degli appartamenti corridoi e disimpegni, utilizzando così tutti i mq a disposizione.

Diventa quindi necessario, non disponendo più di una camera di passaggio in cui poter sistemare la nostra postazione di lavoro casalinga, ricavare nelle nostre stanze (qualsiasi esse siano) un angolo ufficio, il cosiddetto home office, che non solo si integri con il resto dell’arredo della stanza, ma che allo stesso tempo riesca a delimitare anche lo spazio di lavoro in un ambiente che spesso racchiude più funzioni.

Gli elementi indispensabili per questo spazio sono:

  • un piano di lavoro
  • una sedia
  • una buona illuminazione
  • degli spazi dove riporre gli oggetti a portata di mano (mensole o cassetti)

Dove creare uno spazio in più?

Chi vive in una casa sa quali sono gli angoli che non vengono sfruttati e non sono di passaggio. In questo articolo vi suggeriremo dove trovare quell’angolino nascosto in casa vostra, da poter destinare ad ufficio. Sicuramente non sarà qualcosa di convenzionale, ma vale la pena continuare a leggere, soprattutto se in casa avete poco spazio per poter collocare una vera e propria scrivania.

E allora diamo libero sfogo alla fantasia! Seguite i nostri consigli:

  • Inserisci la scrivania in una nicchia.

Un’ottima soluzione è installare delle ante sui muri della nicchia così da essere chiuse per nascondere il disordine dell’angolo ufficio.

  • Inserisci l’angolo ufficio nella parete attrezzata del soggiorno.

I ripiani delle pareti attrezzate, posizionati alla giusta altezza e con una profondità leggermente superiore a quelli della libreria, fungono da piani di lavoro e si integrano perfettamente nell’arredo, scomparendo così alla vista.

  • Realizzare una mensola sotto alle finestre.

La parete su cui si trova la finestra non sempre viene sfruttata. A questo punto perchè non inserirci una mensola con una adeguata profondità? Lavorare guardando verso l’esterno rende tutto più piacevole!

  • Utilizzare una vecchia scrivania d’epoca.

Non amate l’arredo moderno? Potete trovare una scrivania antica che si coordini agli arredi del salotto, così da armonizzarsi con il vostro ambiente.

  • Dietro alla testata del letto

Avete una camera da letto stretta e lunga? Avete mai pensato di sistemare il letto letteralmente al centro della stanza? La testata del vostro letto potrebbe diventare, con un adeguato piano, una comoda scrivania oltre che un appoggio per le luci notturne e per tutto quello che in genere si trova sul vostro comodino.

Vi sono piaciuti i nostri suggerimenti? Se ci contattate potremmo trovare la soluzione che fa per voi!

In fondo basta poco! L’importante poi è tenere tutto in ordine.

E voi? Dove vorreste il vostro angolo ufficio?

Il 2015 di Novahouse

Il 2015 di Novahouse

Gennaio 2015, l’anno inizia, le somme vanno tirate e va fatto il business plan (che non è una cosa brutta!!!) per l’anno che è arrivato; ma non ci va di annoiarvi con tutte le nostre TO DO LIST.

Il nostro studio è ancora giovane, la nostra collaborazione (fortunatamente) ancora frizzante e piena di speranze e sogni. Potrei quasi azzardare che siamo sul binario giusto!

Ogni giorno inizia con mille idee nuove, lavori più o meno impegnativi arrivano sulle nostre scrivanie e ci ricordano che la dedizione e l’amore per il proprio lavoro è impagabile.

Il 15 Gennaio ci siamo trovate sulla scrivania oltre alle bollette, ai contatti dei fornitori e ai mille post it anche il primo numero della rivista VeroCasa del 2015, testata con la quale collaboreremo per tutto l’anno a cadenza mensile!

Questo il primo numero del 2015!Kop_Vero Casa 1-2

Ci trovate a pag. 90-94, di seguito una piccola anteprima… Buona lettura!

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